"Non pensavo più ci fosse qualcosa oltre l'asfalto, due ruote e la mia prossima gara."
"Le gare su strada erano tutto quello che conoscevo" continua. Ed è vero, il percorso di Thomas è tipico dalle categorie giovanili in una squadra locale, battendo i campionati della regione fino a diventarne un abitué. Ma i suoi sogni di un contratto da pro svaniscono e con loro l'amore per il ciclismo. "Semplicemente non avevo la motivazione di pedalare sempre in mezzo al traffico, contendendomi le solite strade con la solita massa di auto. Improvvisamente la Roadmachine X mi ha aperto gli occhi e mi ha dato un'iniezione di passione."



"Ormai non mi posso più fermare," dice con un sorriso, "talvolta il mio tragitto giornaliero di 20 km si trasforma in un giro avventuroso che segue la voglia sempre presente di sapere dove conduca quella stradina, quello sterrato, quel sentiero..." Fortunatamente per Thomas, sta gradualmente ampliando le proprie conoscenze e ora incappa sempre meno in vicoli ciechi. "Esatto" aggiunge timidamente, "sto imparando quali terreni sono fuori dalla mia portata, ma non è che ce ne siano molti!"
